ALESSANDRO SEDDAIU

Eccoci al secondo appuntamento di Endtroducing, questa è la volta di Alessandro Seddaiu, il più alto tra i piloti di Life Cycle…ehehehhe!!! No, ok, a parte l’altezza Ale è un rider con mille qualità da scoprire! Può sembrare timido e riservato ma una volta stabilito il contatto si rivela un ragazzo di gran cuore oltre che un atleta dove passione e dedizione si mescolano costantemente.  Quest’anno Alessandro ha vissuto un cambiamento radicale nella sua vita di sportivo, da rider ribelle è passato ad un regime molto controllato da parte del Team Manager che lo ha messo sotto da subito con una scheda di allenamento creata apposta da quel “berretto verde” mancato che è Saverio Ottolini. La grinta c’è e si vede: Ale ha chiaro l’obiettivo di centrare il podio ogni volta che gli è possibile. Combatte con una categoria molto folta ed incattivita e Manuel per rendergli la vita ancora più dura gli ha messo vicino James McKnight, suo compagno di leva in categoria SE4…una leva che purtroppo per lui più che di ciucche nelle cantine di Molini  si dedica a delle belle sbronze di rulli e training in palestra! Il trattemento “Ducci” comunque sembra che funzioni!

Bene! E’ ora di conoscerlo un pò meglio, buona lettura e buon ascolto come sempre…

Ciao Alessandro, presentati :

Ho 25 anni, è ormai da parecchio che vado in bici, ma questo è il primo anno a tempo pieno. Sono molto contento di aver ricevuto da Manuel la richiesta di far parte del progetto Life Cycle, spero di far bene e di poter crescere all’interno di questo gruppo di amici!

Sei di Molini, una delle location storiche del freeride nel nord Italia, perchè questo luogo è diventato così conosciuto ? 

E già. Molini è stata forse la prima location dove si effettuava un servizio di risalita meccanizzata, quando ancora in Italia davvero in pochi sapevano cos’era la mountainbike, figuriamoci il freeride. Da allora ad oggi il livello medio è aumentato e le esigenze dei biker si sono evolute, ma in pochi altri posti si trovano sentieri lunghi, tecnici, divertenti e “incontaminati” come qui.

Enduro o Dh Marathon ?

Dh marathon… Mi piacciono le discese lunghe e tecniche, e non mi dispiace affatto che a portarti in partenza sia la seggiovia! Poi la partenza in gruppo dà una carica di adrenalina incredibile.  

Come ci si deve allenare per affrontare le gare lavorando tutti i giorni ?

A volte è dura. Dei giorni si torna a casa già affaticati e non si ha molta energia per uscire in bici, è importante cercare di capire le proprie sensazioni per ottimizzare le giornate di allenamento, con costanza e pazienza le buone sensazioni arrivano. Poi bisogna cercare di organizzarsi al meglio e ottimizzare i tempi in modo da trovare sempre o quasi il tempo per allenarsi!

 Descrivi il tuo mezzo e specifica il setting generale e quali setting consigli in base ai tipi diversi di tracciato:

Ibis Mojo HD taglia L, sospensioni X-Fusion, trasmissione mono-corona, manubrio Production Privee 780 low-rise, componentistica E-thirteen, Sram, KS, Dirty, THE, serie sterzo custom per aprire lo sterzo di un grado e boccole ammortizzatore eccentriche Prduction Privee. La bici ha un settaggio generale “standard”, nato nelle prime settimane di utilizzo, quella rimane sempre la base di partenza, poi in base al tipo di percorso e alle condizioni del terreno vario alcune regolazioni delle sospensioni e poco altro, perché mi piace conoscere le reazioni della bici, e questo è tanto più facile quanto più la bici resta simile di volta in volta.

Correresti le gare enduro con una front ?

Non credo… mi piacciono le full, penso che se facessi XC mi piacerebbe comunque una full.

quando non pensi alla bici cosa ti piace fare ?

Mi piace la meccanica e il fai da te in generale, quindi son sempre in garage che combino qualcosa… per il resto non ho molto tempo libero, quindi cerco di stare il più possibile con la mia ragazza, che fortunatamente è iper-paziente.

Che rapporto hai con la tua bici, ci smanetti o lasci fare al meccanico ?

Ci smanetto e parecchio… A parte l’ottimo lavoro del nostro meccanico Francesco sulle mie bici ci metto le mani solo io… smonto e rimonto tutto, a volte faccio qualche casino, ma alla fine recupero sempre, e la bici è sempre al top!

Parlaci del pump track che ti sei costruito dietro casa.

E’ davanti a casa! Penso sia tra le pump track più piccole del mondo, ma è più che sufficiente per divertirsi e fondere gambe e braccia. È nata quest’inverno in un paio di giornate di lavoro con gli amici qui del paese, da allora spesso la sera chiudo il cancelletto sfinito ma veramente divertito!

Quali caratteristiche deve avere un pilota per dominare ?

Costanza, buona tecnica di guida e tanta, tanta, tanta gamba.

Cosa serve all’Enduro per crescere ?

In Italia ormai è la disciplina gravity più seguita e praticata, a livello mondiale, manca solo un campionato internazionale. L’enduro è la mountain bike, può solo crescere. L’unica carta a suo sfavore potrebbe essere la difficoltà di diretta video, un po’ come succede per i rally automobilistici, il che forse la rende meno televisiva di xc e dh.

I 3 atleti che ammiri di più nel settore Enduro ?

Nicolas Vouilloz. È la storia della dh, si è rimesso in gioco nell’enduro e ha dimostrato di essere ancora lui E.T. l’extraterrestre!

Andrea Bruno. È l’enduro in Italia.

Jerome Clements. L’atleta della porta accanto, incredibilmente veloce e fluido nella guida.

 Chi vorresti vedere dei piloti di coppa del mondo DH e XC correre in Enduro ?

Minnar, io faccio il tifo per lui, e pedala forte in dh, potrebbe fare molto bene! Non seguo molto l’XC ma a Nove Mesto ho visto Fumic in gara con i pantalonci larghi tipo free-ride, potrebbe essere un segnale…

La tua gara più bella e quella più brutta e soprattutto perchè.

Limone. L’anno scorso la più brutta, bucare all’inizio dell’ultima lunga ps e perdere la possibilità di giocarsela per l’Italiano di categoria è stato disarmante.

Quest’anno la più bella, con il mio primo podio assoluto

Se non fossi una Rider ufficiale dove e cosa faresti ora ?

Quest’inverno avrei fatto qualche ora meno di rulli! Per il resto non penso cambierebbe molto, probabilmente passerei meno tempo in bici, ma andare in bici è quello che mi piace fare, quindi và benissimo così!

Cosa non manca mai nelle tue uscite in bici ?

Mp3 casco e occhiali.

Cosa porti con te in gara ?

Di solito un multi-tool, un bomboletta, una camera d’aria, fascette, falsamaglia e una o due barrette. Se ho lo zaino anche una pompa, telefono, k-way, e un po’ di Sali.

 L’incontro più strano su un trail ?

Strana domanda… il più bello sicuramente due caprioli a pochi metri da me… No, non ho mai trovato nessuno che faceva l’amore su Agrifoglio!!!

Il tuo trail preferito ?

Terrerosse… se non ci si è mai stati è difficile spiegarlo, ma è il sentiero più incazzato e veloce della valle Argentina.

Cosa deve fare un pilota che è alla ricerca di sponsor per sostenere la propria partecipazione alle gare ?

Essere consapevole del proprio livello e del proprio valore… Impegnandosi seriamente, e con i piazzamenti le cose si evolvono in fretta.

Come prepari una gara ?

Reputo fondamentale la conoscenza del percorso e la condizione fisica ottimale per il giorno della gara. Cerco di focalizzare i punti chiave delle speciali e di provarli al meglio, trovando il giusto feeling in modo che le linee scelte mi risultino “facili” da fare. Per quel che riguarda la bici, cerco di ottimizzare il set up generale per la tipologia di percorso, senza snaturare niente. Quest’anno poi ho la fortuna di essere in un Team dove tutti abbiamo un buon passo, è quindi più rapido trovare le scelte giuste, e aumentare subito il ritmo nelle prove.  Prima della gara poi cerco di mantenere le normali abitudini, un’abbondante colazione tutta dolce come al solito, e bevo molto.

Fammi una “istanatanea” dei tuoi avversari.  

Veloci

Dei tuoi compagni di Team.

Amici

Di Life Cycle. 

Mountainbike

Del Team Manager.

Trascinatore

Punta Ala ha proposto una gara totalmente immersa nella natura con trasferimenti su sterrato, pensi si possa proporre una formula di questo tipo su ampia scala eliminando i tratti di risalita su asfalto e quindi l’eterno dilemma delle risalite con i furgoni che a detta di alcuni snaturano in qualche modo questa disciplina ?

Come ho detto penso che provare sia molto importante e per aumentare rapidamente il feeling con i percorsi bisogna furgonare. Si potrebbe trovare un trasferimento off-road per la gara, ma con accessi carrabili per le prove… Comunque ogni location è storia a se, Punta Ala si svolge in un contesto naturalistico unico nel circuito Superenduro, ed è giusto che sia così, anche se avrei preferito più minuti di speciale per una gara così lunga.

Gara Enduro, più tratti pedalati, più discesa o va bene così ?

Più discesa, molta più discesa! Diciamo che non apprezzo le inserzioni forzate di tratti in salita, come ad esempio far partire o finire prove speciali in salita, soprattutto se già di per se presentano tratti pedalati. Mi piacerebbe che ci fossero tratti di discesa più selettivi in tutte le prove del circuito.

Non male per un ragazzo un pò riservato, no ?! Passiamo alla musica, cosa ci fai sentire ?

1)

LMFAO – SHOTS ft. Lil Jon

2)

KRADDY – Android Porn

3)

LIGABUE – A che ora è la fine del mondo

4)

LINKIN PARK – Leave out all the rest

5)

PARAMORE – Decode

6)

DIDDY – DIRTY MONEY – Coming home

7)

FRANCESCO RENGA – Sto già bene

8)

AWOLNATION – Sail 

9)

QUINTORIGO – Candyman

e in onore alle sagre dell’alta valle, e a qualche bicchiere di troppo:

10)

CIANSUNIER – Poesia

…alla prossima settimana con un’altro rider del Team…

 

Torna all'archivio News [...]


Inserisci il tuo commento

Devi essere registrato per inserire un commento